Torna il format “Spiegalo alla Signora Maria”, in cui intervistiamo specialisti del settore per rendere semplici, chiari e alla portata di tutti quei concetti che sembrano troppo tecnici o complicati. In questa seconda puntata, abbiamo ospite l’Ing. Nicola Baggio, Technical and Special Projects Director di FuturaSun, azienda leader nella produzione di moduli fotovoltaici.
Buongiorno Nicola, la Sig. Maria ci chiede quanto dura un pannello fotovoltaico.
Ing. Nicola Baggio: cara Signora Maria, ha presente quegli elettrodomestici di una volta, quelli che compravi e duravano una vita? Ecco, i pannelli fotovoltaici sono un po’ così. Se ben fatti e certificati, possono funzionare tranquillamente oltre i 25 anni.
La tecnologia solare è nata per fornire energia a luoghi sperduti, dove non arriva la rete elettrica, e quindi è stata progettata per resistere alle intemperie. Fin dagli anni ‘80, i moduli fotovoltaici vengono testati per simulare il loro invecchiamento accelerato, garantendo una lunga durata. La norma di riferimento è la IEC 61215, basata su test fatti in un clima semitropicale come quello della Florida. Perché proprio lì? Perché grazie alla NASA si disponeva di dati meteo precisissimi fin dagli anni ‘50.
Ma tornando sulla Terra… i moduli ben fatti, e certificati, dovrebbero durare ben più delle garanzie offerte, quindi oltre i 25 o 30 anni. Esistono moduli installati in Nord Italia nei primi anni 80 che sono ancora funzionanti con degradi minimi.
Una risposta esaustiva, ma allora ci chiediamo, vale la pena cambiare un pannello ritenuto "vecchio" ?
Ing. Nicola Baggio: la risposta breve? No, finché funziona! Se il pannello continua a produrre energia, meglio lasciarlo stare. Se si ha bisogno di più potenza, si possono semplicemente aggiungere nuovi moduli senza rimuovere quelli vecchi. Solo quando lo spazio è limitato, si può valutare una operazione di revamping (sostituzione), ma sempre con un’analisi costi-benefici ben fatta.
Sostituire un pannello prima di 10 anni è molto raro (a meno che non ci siano difetti). Tra i 10 e i 20 anni, può esserci qualche motivo per il cambio, ma se il modulo funziona bene… perché buttarlo? Se volete la mia opinione personale, i moduli durano più di 40 anni, quindi io non li cambierei mai, o al massimo, 1 volta nella vita!
Arriviamo ora alla domanda che più interessa i nostri lettori. Cosa succede ad un pannello a fine vita?
Ing. Nicola Baggio: i moduli a fine vita, che non siano più utilizzabili per produrre energia, vengono avviati al riciclo. I materiali principali, come vetro e alluminio, si riciclano facilmente, e circa l’80% del peso del pannello viene recuperato. Alcuni materiali, come l’argento, richiedono processi più complessi, ma anche questi possono essere estratti e riutilizzati. Esistono metodi con trattamenti fisici e chimici per separare i vari materiali. Alcuni materiali, come l’argento, richiedono processi più complessi, ma anche questi possono essere estratti e riutilizzati.
E se il pannello funziona ancora ma non ci serve più? Invece di rottamarlo, si può donarlo a delle ONG, che possono riutilizzarlo nei paesi in via di sviluppo grazie a piccole applicazioni offgrid. Energia pulita e solidale: non le sembra un bel finale, Signora Maria?
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Written by
Valentina Cerantola
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